Suillus luteus: in questo post andremo alla scoperta di questo fungo commestibile, grazie al nostro esperto Mauro Valentini.
Suillus luteus: tassonomia
- Divisione: Basidiomycota
- Classe: Agaricomycetes
- Ordine: Boletales
- Famiglia: Suillaceae
Etimologia
Dal latino suillus = “maialino” e dal latino luteus = “giallo”, per via del colore di pori e gambo.
Cappello
4-12 cm, carnoso, inizialmente emisferico, emisferico-convesso, poi convesso, piano-convesso, con largo e basso umbone, con il margine spesso appendicolato per residui di velo; viscido, glutinoso con il tempo umido, liscio e brillante, con cuticola completamente asportabile, di colore brunastro, bruno-cioccolato, bruno-giallognolo, bruno-violaceo.
Tubuli
Aderenti al gambo, lunghi, separabili dalla carne del cappello, pori inizialmente giallognoli, poi giallo-oliva.
Gambo
4-7 × 1,2-3 cm, cilindrico, spesso con la base attenuata; di colore brunastro, bianco giallognolo, punteggiato di bruno-violetto, con anello membranoso molto ampio, bianco.
Carne
Cospicua, molliccia nel cappello, biancastra, bianco giallognola, soffusa di violetto sotto la cuticola. L’odore è gradevole e fruttato, mentre il sapore è dolce e amabile.
Habitat
Cresce gregario in estate-autunno, esclusivamente associato ai pini. Molto comune e diffuso.
Commestibilità e Tossicità
Buono.
Curiosità
Il genere Suillus comprende tutte quelle specie comunemente unificate sotto il termine di “pinaroli” e considerate commestibili da giovani.
È buona norma procedere all’eliminazione della cuticola viscida e glutinosa, contenete sostanze che lubrificano la mucosa intestinale dando origine a intolleranze individuali piuttosto diffuse.
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