Gita a piedi al Rifugio Graffer al Grostè da passo Campo Carlo Magno nei pressi di Madonna di Campiglio in Val di Sole: andiamo alla scoperta di questi meravigliosi luoghi
Sono appena tornato dalla meravigliosa gita dal Rifugio Graffer assieme al mitico Burro, anche oggi protagonista assoluto della giornata grazie alla sua simpatia e alle sue birichinate.
Partiti in auto dal Pineta a Tavon, abbiamo impiegato circa un’ora a raggiungere il passo di Campo Carlo Magno e dai 1.681 metri di quest’ultimo abbiamo iniziato la nostra camminata accompagnati da un lieve venticello.
Al posto di seguire i sentieri canonici, ho preferito salire dai prati in modo che Burro potesse divertirsi di più e poi ci siamo ricongiunti con il sentiero 331.
Inizialmente, a poca distanza da un ameno laghetto, abbiamo affiancato il Rifugio Montagnoli, dove spiccava la presenza di svariate mucche.
Poi, diversi minuti e parecchie foto più tardi, abbiamo raggiunto il Rifugio Chalet Fiat all’arrivo della cabinovia Spinale.
Da qui, immersi in uno scenario unico e con un cielo terso come non mai, sono risalito verso il lago Spinale a quota 2.052 metri, dove ho sostato un attimo mentre lo scatenato Burro si è regalato un bagnetto al fresco…
Infine, in seguito a circa altri duecento metri di dislivello incorniciati nella magica atmosfera delle montagne solandre tra prati, specchi d’acqua e fiori meravigliosi, siamo arrivati al Rifugio Graffer al Grostè a quota 2.261 metri.
Qui ci siamo goduti un meritato relax al sole sulle panche di legno da cui si possono ammirare tutte le cime limitrofe e abbiamo mangiato un paio di panini portati da casa, visto che il rifugio era ancora chiuso (mi raccomando, in qualunque rifugio andiate, chiamate sempre per avere la certezza di poter trovare un pasto caldo con cui rifocillarvi).
Altri quindici minuti in salita e potrete arrivare al Rifugio Grostè, posto a quota 2.500 metri di altitudine, mentre per i più allenati sarà possibile effettuare la traversata fino al famoso Rifugio Tuckett con partenza proprio dal Graffer (circa altre due ore a piedi).
In discesa abbiamo invece seguito inizialmente il sentiero della Dolomitica Brenta Bike (gara di mountain bike della zona) per poi deviare verso il Rifugio Boch attraverso i prati, riprendendo da qui il sentiero principale fino a passo Campo Carlo Magno e ritornare a casa.
Avendo compiuto questa gita ancora leggermente fuori stagione (il 15 giugno) non abbiamo pressoché trovato altri turisti sulla nostra strada (in tutto solo sei persone al Graffer e un signore lungo la discesa), potendo quindi tranquillamente scegliere itinerari un po’ alternativi.
In caso di piena stagione, vi consigliamo invece di optare per i sentieri principali e di tenere possibilmente i vostri cani al guinzaglio.
Volete saperne di più anche su altri spettacolari rifugi del Trentino Alto Adige abbastanza vicini al Pineta? Allora leggete l’articolo della nostra Chiara Ruggeri dove, oltre a Graffer e Tuckett, troverete altri otto imperdibili rifugi da visitare.
Ps. Il percorso verso il Graffer al Grostè può essere anche realizzato con le ciaspole durante la stagione invernale.
Rifugio Graffer al Grostè: date apertura, storia, ascensioni, come arrivare ed escursioni
Gestito dalla guida alpina Roberto Manni e proprietà della SAT (Società Alpini Tridentini), il Rifugio Graffer al Grostè è stato inaugurato nel 1947 e totalmente ristrutturato nel 1990.
Dedicato all’alpinista e pilota dell’Aeronautica Giorgio Graffer (1912-1940), questo rifugio è situato nella zona occidentale delle Dolomiti del Brenta e dispone di settanta posti letto in estate oltre al bar e a una ampia sala ristorante.
L’apertura estiva va dal 20 giugno al 20 settembre, mentre dal 1 dicembre al 25 aprile potrete sostare esclusivamente al bar o al ristorante.
Spostandoci sulle ascensioni, il Graffer è una ottima base per arrampicarsi verso le cime Grostè (2.901 metri), Falkner (2.999 metri), Roma (2.837 metri) e il Corno di Flavona (2.768 metri).
Per quanto invece riguarda le escursioni, da qui potrete raggiungere il Lago di Tovel dopo qualche ora di camminata, le cascate di Vallesinella (sentieri 331 e 382), la malga Spora e, per chi sia più esperto, il bivacco Bonvecchio (sentiero Costanzi), la Bocca di Tuckett (sentiero Benini) e la Via delle Bocchette (traversata del Brenta dal sentiero 336).
Infine come arrivare al Graffer? Oltre ai sentieri indicati dalla segnaletica nei pressi della partenza, molti turisti prediligono salita e discesa in cabinovia. La cabinovia Grostè parte infatti dal passo Campo Carlo Magno e termina la propria corsa in vetta al passo Grostè a quota 2.442 metri. Da qui seguite il segnavia 301 e in pochi minuti sarete al rifugio.
Buona gita!
Agli appassionati di avventure indimenticabili in mezzo alla natura, consigliamo inoltre la nostra offerta per l’estate “Avventura nella natura in Trentino” e per l’inverno “Ciaspole e benessere in trentino,” (in cui sono compresi anche trattamenti wellness, un corso di cucina con chef Mattia e un voucher di sconto per il Trento Film Festival).
Vi aspettiamo!!!
Riccardo Tempo, direttore del sito bicimtbebike.com (dove potrete scoprire alcuni meravigliosi itinerari delle nostre zone oltre a speciali su mountain bike, bici da corsa e bici elettriche)
Ps. Per saperne di più, andate sul sito graffer.com.