Che tipo di fungo è il Leccinum aurantiacum? Quali sono le sue caratteristiche? Andiamo a scoprirlo grazie al nostro amico Mauro Valentini.
Leccinum aurantiacum: tassonomia
- Divisione: Basidiomycota
- Classe: Agaricomycetes
- Ordine: Boletales
- Famiglia: Boletaceae
- Genere: Leccinum
Etimologia
Dal latino Leccinus, a, um = del Leccio (Quercus ilex, L.) e dal latino aurantium = aranciato.
Cappello
Di forma sferica, poi con la crescita convesso e guancialiforme a maturità, cuticola feltrata, squamosa, asciutta, a tempo umido vischiosa, di un bel colore rosso-arancio, rosso mattone, bruno-rossastro, eccedente al margine del cappello.
Imenoforo
I tubuli sono lunghi, sottili, crema poi ocracei, i pori sono di forma rotonda, piccoli, biancastri, poi crema grigiastri, infine ocra-ruggine.
Gambo
Cilindrico, slanciato, di consistenza fibrosa, tenace, ricoperto di squame, scaglie o asperità precocemente rossastre, poi bruno rossastre; allargato verso la base, che spesso presenta delle macchie verdi-bluastre.
Carne
Di consistenza molliccia nel cappello, soda, tenace, fibrosa nel gambo, sapore dolce. La sezione vira inizialmente al rosa-grigiastro, poi al grigio-violaceo ed infine con il passare dei minuti diventa nerastra. La base del gambo è macchiata di verde-bluastro. Odore fungino debole. Sapore dolce.
Habitat
Cresce sotto latifoglie varie quali Quercia, Castagno e Carpino.
Commestibilità e tossicità
Buon commestibile, si consiglia di scartare il gambo per la fibrosità della carne, che lo rende difficilmente digeribile.
Osservazioni
La maggior parte delle specie del genere Leccinum si caratterizzano per il portamento slanciato, cappello convesso, gambo cilindrico, ricoperto da scaglie, squame o asperità in rilievo.
Leccinum quercinum presenta il cappello con colorazioni rosso-arancio, il gambo slanciato, precocemente ricoperto di squame e/o asperità bruno-rossastre e nella parte basale del gambo si colora di verde-bluastro, i pori sono inizialmente biancastri, poi crema grigiastri, a maturità bruno-rugginosi, cresce sotto latifoglia, con particolare predilezione per la Quercia, il Carpino e il Castagno.
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