Dopo l’esplosione di questi splendidi colori autunnali si sa, arriverà il bianco inverno che anche in Val di Non ricoprendo tutto con la sua coltre di neve.
Fino ad ora abbiamo parlato di passeggiate nel verde, di splendidi scorci, di sentieri facili, di impegnative camminate. Non si può certo dimenticare tutto così facilmente solo perché cambiamo stagione, non trovi? Perché archiviare tutto e aspettare la bella stagione mi chiedo, quando ai piedi possiamo mettere… le ciaspole??
Cosa sono le ciaspole?
Le racchette da neve, meglio conosciute in Val di Non come “Ciaspole” assomigliano a delle grandi racchette piuttosto bislunghe. Una volta ancorate saldamente allo scarponcino ti permetteranno di passeggiare tranquillamente, camminare a passo sostenuto o addirittura correre pensa un po’, nella neve.
Che la neve sia appena caduta dal cielo, quindi soffice e polverosa, o che sia dura e ghiacciata, poco importa. Le ciaspole infatti, ti fanno “galleggiare” sulla neve morbida e allo stesso tempo ti ancorano saldamente ai terreni più ostici, come su un fondo di neve ghiacciata, grazie a una sorta di artigli di acciaio posti sotto di esse… tipo i ramponi per capirci.
Chi ha detto che l’inverno è solo sci?
Tante volte si pensa, sbagliando, che l’inverno sia solo sci da discesa e impianti di risalita, rifugi in quota e apres ski. Beh, sappilo… ti stai perdendo il meglio!
Personalmente l’inverno mi trasmette una sensazione di tranquillità, è un po’ come se il mondo avesse rallentato la propria corsa. La neve cade lentamente dal cielo e i suoi fiocchi svolazzano trasportati dal vento.
Passeggiare con le ciaspole in un bosco dove la neve è appena caduta o sta ancora cadendo, assaporando il silenzio e la pace, lontano dalle code in seggiovia e dalla frenesia degli amanti della discesa libera non ha prezzo!
La Val di Non: bella d’estate, straordinaria d’inverno
Se la Val di Non ha il suo fascino durante la stagione estiva grazie alla sua strategica posizione che allarga il nostro orizzonte visivo fino all’Alpe di Siusi, immagina d’inverno!
I pradéi, i meleti, i boschi, le cime… tutto è coperto di neve!
Per non perderti questo spettacolare scenario, oggi ti invito a fare un percorso con le ciaspole, semplice, per prendere confidenza, ma molto, mooolto panoramico!
Con le ciaspole al Corno di Tres
Il luogo di partenza di questo itinerario ad anello è molto vicino al Pineta. In soli 16 minuti infatti raggiungerai il Rifugio Sores in Predaia, dove potrai lasciare l’auto in un grande parcheggio. [Guarda su Maps il percorso dal Pineta al Rifugio Sores: clicca qui]
Dal Rifugio Sores, segui il segnavia n° 503b, tieniti sulla sinistra e percorrilo per un lungo tratto fino al crocevia al Passo Fenner Joch. Da qui svolta a sinistra e procedi in direzione nord-est fin sotto la cima seguendo il segnavia n° 503.
E’ lì che ci aspetta un panorama mozzafiato, proprio alla croce di vetta, quindi prudenza.
Da quassù, la vista non ha prezzo, davanti a noi tutte le Dolomiti.
Fatte le foto e i selfie di rito, prosegui. Scendi, seguendo sempre il segnavia n° 503 in direzione nord-ovest che dopo un breve tratto di ripida discesa diventa una comoda strada forestale.
Percorri la strada, passerai prima davanti a Malga Rodeza, più avanti troverai un crocevia dove svolterai a sinistra e in breve tempo raggiungerai prima il segnavia n° 503b e poi il parcheggio, nostro punto di partenza.
Il Corno di Tres in numeri
Un itinerario con le ciaspole di media difficoltà quello che ti permette di raggiungere il Corno di Tres, con uno sviluppo di circa 12 km e un dislivello di 780 metri. In 4 ore e 30 minuti dovresti riuscire a completare l’anello.
Il sentiero è ben segnalato, ma se vuoi sentirti più sicuro porta con te bussola e cartina, io mi sono trovata bene con la Tabacco 049, Strada del Vino, 1:25000.
Ciaspole e sicurezza
Le ciaspole sono decisamente per tutti, non si tratta di uno sport che richiede grandi capacità fisiche se non un minimo di allenamento e l’attitudine a camminare.
Una cosa mi sento di consigliare, soprattutto se l’itinerario che scegli di fare ti porta in spazi aperti e dall’elevata pendenza: prima di partire fai tutte le valutazioni sui possibili rischi. Guarda con occhio critico il meteo e il bollettino valanghe, non partire mai senza aver fatto le dovute considerazioni!
E dopo la fatica e lo sforzo fisico, cosa c’è di meglio se non rientrare al Pineta e lasciare che le sapienti mani del nostro Beauty Team si prendano cura del vostro corpo?
Non so te, ma io ho deciso che mi rilasserò qui, al centro benessere del Pineta in Val di Non, aspettando che cada il primo fiocco di neve!
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Ilary Bontempelli – Ti Amo Trentino